Al momento stai visualizzando Bill Gates investe in terreni agricoli, da informatico a più grande contadino d’America

Bill Gates investe in terreni agricoli, da informatico a più grande contadino d’America

Bill Gates è diventato il più grande “contadino” d’America. Il creatore di Microsoft, ha acquisito 120mila ettari in 19 stati Usa. Numeri da capogiro che, se paragonati alla media di 11,1 ettari delle aziende agricole italiane, fanno comprendere l’enormità dell’operazione.

Ma qual è l’obiettivo di acquistare così tanti campi?

Nel corso di un intervento sul social Reddit Gates, ha affermato di averlo fatto per creare posti di lavoro, perpetuando l’immagine di filantropo che nel corso degli anni si è costruito attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, la fondazione creata assieme alla ex moglie con l’obiettivo dichiarato di migliorare l’assistenza sanitaria e ridurre la povertà estrema nel mondo.

Oltre all’interesse di voler creare posti di lavoro, l’ipotesi dell’acquisizione dei terreni da parte del big della tecnologia mondiale rientra in una volontà di diversificare gli asset, per mettersi al riparo da problemi tipici delle multinazionali (es. crisi). Un’altra ipotesi è che l’acquisizione di terreni vada di pari passo con lo sviluppo di tecnologie di Agricoltura 4.0 in cui la Microsoft è tra i leader a livello mondiale.

Non è la prima volta che Gates ha fiuto negli affari, come dimostra anche il fatto che il valore dei terreni acquistati nel corso degli anni si è impennato.

Secondo il Sole24Ore, la Fed di Kansas City stima che i prezzi dei terreni agricoli messi all`asta tra il 2021 e il 2022 siano aumentati tra il 20% e il 34% nel granaio americano, la Corn Belt del Midwest. Su scala nazionale, cifre del Dipartimento dell`Agricoltura, in un ventennio sono lievitati in media del 4,4% l`anno e sono reduci da impennate del 12,4%.

La cosa certa è che il nuovo “contadino” d’America ha compreso la strategicità del cibo e la necessità di un Paese di assicurarsi la sovranità alimentare. Se qualche tempo fa c’era ancora qualcuno dubbioso di fronte a tali affermazioni, dopo la pandemia e la guerra in Ucraina è apparso evidente come la disponibilità di terreni fertili per incrementare la produzione di cibo e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare sia un aspetto vitale per qualsiasi nazione soprattutto in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali.

Oltre a Gates, altri magnati hanno investito in agricoltura, a partire dal creatore di Amazon, Jeff Bezos. E gli oligarchi dell’hi tech, dallo stesso Gates ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems) fino alla famiglia Musk, sono anche quelli che premono per la diffusione della carne sintetica, la cui produzione è legata all’utilizzo di alta tecnologia. Per la carne artificiale solo nel 2021 sono stati raccolti 1,4 miliardi di dollari, con una crescita del 23mila% rispetto al 2016. Di questa percentuale, una larga parte è stata impiegata in aggressive campagne di marketing e di fake news che puntando sulla demonizzazione dell’allevamento tradizionale.

Dall’acquisizione di terra fertile allo sviluppo di carne, latte e pesce sintetici c’è dunque il rischio concreto di una manovra a tenaglia che porti un pugno di persone a controllare l’accesso alla produzione alimentare mondiale, mettendo fine alla democraticità del cibo che ha sino ad oggi caratterizzato la storia dell’uomo. Un futuro, come ha più volte ricordato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, da cui non ci faremo mangiare.

Fonte: Foglie Tv

Rispondi