Nel corso dell’anno le notifiche pervenute attraverso il RASFF sono state 4339, a fronte delle 4588 del 2021, 3783 del 2020, 4000 del 2019, 3622 del 2018, 3759 del 2017, 2925 del 2016, 2967 del 2015.
Tra le 4399 notifiche del 2022, 1515 sono state le Border Rejection (pari al 34,9%), 1163 le notifiche di allerta (pari al 26,8%) che hanno riguardato prodotti distribuiti sul mercato e 1661 le notifiche di informazione (995 riguardano informazioni per attenzione e 666 informazioni
per follow up). Complessivamente, 3888 notifiche hanno riguardato l’alimentazione umana, 233 l’alimentazione animale e 218 i MOCA.
Va ricordato che il sistema di allerta è attivato anche a seguito di non conformità rilevate dall’operatore del settore alimentare nell’ambito delle attività di autocontrollo. Nel 2022 tali notifiche sono state 932 (pari al 21,5%).
L’Italia quest’anno ha trasmesso attraverso il RASFF 318 notifiche, pari al 7,3%, e risulta il quinto Paese membro per numero di segnalazioni inviate. I prodotti italiani oggetto di allerta europea sono stati 146 (172 nel 2021, 125 nel 2020 e 146 nel 2019).
Dall’analisi delle segnalazioni RASFF del 2022 si evidenzia che un elevato numero di notifiche riguarda la presenza di residui di pesticidi (1011), seguite da microrganismi patogeni (786) e dalle micotossine (495).
Tra i pesticidi si osserva una diminuzione delle notifiche per ossido di etilene e del suo metabolita 2-cloroetanolo rispetto all’anno 2021, con aumento significativo delle sostanze non autorizzate in Europa Chlorpyrifos e Chlorpyrifos-Methil
Relativamente ai pericoli microbiologici, le salmonelle sono state riscontrate principalmente in pollame, frutta secca e semi, prodotti della carne ed erbe e spezie, mentre la Listeria monocytogenes principalmente in preparazioni a base di carne, prodotti a base di latte e in
prodotti della pesca.
Le micotossine riguardano principalmente la presenza di aflatossine in frutta secca seguita da frutta e vegetali ed erbe e spezie.
Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana le categorie di alimenti maggiormente notificati sono rappresentate dalla carne e prodotti a base di carne diversa dal pollame (20, pari al 13,7%), cereali e prodotti da forno (16, pari al 11%), latte e 76 prodotti a base di atte (11, pari al 7,5%), molluschi bivalvi (10, pari al 6,8%), materie prime per mangimi (10, pari al 6,8%), frutta e vegetali (9, pari al 6,2%), frutta a guscio, prodotti a base di noci e semi (8, pari al 5,5%), carne fresca e prodotti a base di carne di pollame (8, pari a 5,5%), prodotti dietetici e integratori alimentari (7, pari al 4,8%), ed infine i piatti pronti e snacks (7, pari a 4,8%).
Il maggior numero di irregolarità è dovuto a microorganismi patogeni (35, pari al 22,1%), altre contaminazioni microbiologiche (29, pari a 18,3%), allergeni non dichiarati in etichetta (13, pari al 8,2%), corpi estranei (10, pari al 6,3%), micotossine (10, pari al 6,3%), pericoli legati alla composizione (7, pari al 4,4%), fenomeni di migrazione (7, pari a 4,4%), residui di pesticidi (7, pari al 4,4%), metalli (6, pari al 3,8%), additivi ed aromatizzanti (5, pari al 3,1%). Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche ha riguardato Salmonella spp., Listeria monocytogenes ed Escherichia coli.
È quindi evidente la necessità per gli Operatori del Settore Alimentare di porre una maggiore attenzione alla riduzione dei pericoli negli alimenti attraverso una più efficace attività di autocontrollo compresa la verifica dei fornitori e delle materie prime.
Comunicazione ai cittadini
L’integrazione tra le diverse componenti, autorità, consumatori e produttori, coordinata dal Ministero ha visto la sua sintesi nella realizzazione del sistema di pubblicazione dei richiami e nella informazione attraverso i Feed RSS.
In questo contesto, la pubblica amministrazione si fa parte attiva, anche attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, tra i produttori, i consumatori e le autorità competenti, nel raggiungimento dell’obiettivo comune della tutela della salute. Il Ministero della salute ha reso operativa una specifica area del portale per la pubblicazione dei richiami degli OSA, per raggiungere con immediatezza i cittadini. L’OSA dovrà compilare il Modello standard predisposto per i richiami, scaricabile dal Portale [9], e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione dello stesso. Il Modello di richiamo contiene tutte le informazioni utili ai consumatori che abbiano acquistato l’alimento comprensive anche di lotto, ditta produttrice, scadenza, motivo del richiamo (ovvero indicare il rischio associato) e le foto del prodotto.
Il servizio di informazione ai consumatori sui richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori dispone infatti, come altri avvisi di sicurezza gestiti direttamente dal Ministero, della possibilità di ricevere la notifica degli aggiornamenti attraverso Feed RSS. Per utilizzare tale sistema è sufficiente scaricare un semplice applicativo, gratuito nelle versioni base, sul proprio pc dalla rete o usarlo attraverso il web. Alcuni aggregatori si integrano con i principali browser e con i più usati programmi di posta elettronica. Vi sono APP per mobile che
permettono la notifica anche sul proprio smartphone.
Nel corso nel 2022, sulla pagina “richiami di prodotti alimentari da parte degli OSA” presente nel sito del Ministero, sono stati pubblicati 479 richiami [9]. La pagina ha visto un considerevole numero di visualizzazioni, pari a 1.820.526 (1.399.754 nell’anno precedente).
Infine, attraverso cinque avvisi di sicurezza [17] sono stati informati i consumatori per diverse problematiche quali: un caso di botulismo confermato in laboratorio, per consumo di un pesto di broccoli siciliani e mandorle che risulterebbe essere stato regalato circa due mesi prima.
Nell’etichetta e nel sigillo di garanzia del barattolo non era riportato alcun lotto e scadenza. Non è stato possibile risalire al numero esatto di vasetti di pesto di broccoli siciliani e mandorle prodotti dall’agriturismo, né quanti fossero stati eventualmente regalati. Sono stati invitati pertanto i cittadini, a scopo precauzionale, a non consumare il suddetto pesto di broccoli siciliani e mandorle, eventualmente ricevuto come regalo, facendo attenzione all’etichettatura non conforme per mancanza di lotto e scadenza se non addirittura assente.
Due avvisi di sicurezza hanno invece riguardato una notifica pervenuta attraverso il RASFF dove sono stati segnalati 11 casi di intossicazioni, e un decesso, avvenuti nei Paesi Bassi e in Germania, a seguito del consumo di bottiglie di champagne contenenti MDMA (3,4-methyl enedioxymethamphetamine nota con il nome di ecstasy).
Dalle informazioni al momento disponibili, sembrerebbe che queste bottiglie siano state manipolate, in quanto i tappi non corrisponderebbero ai tappi originari e le bottiglie potrebbero anche essere state completamente svuotate di champagne e quindi riempite con puro MDMA liquido. Inoltre lo Champagne che conterrebbe MDMA liquido:
- non farebbe bollicine perché privo di anidride carbonica
- avrebbe un colore bruno rossastro, che si scurisce nel tempo
- avrebbe un odore aromatico-fruttato, diverso da quello dello champagne.
In Italia non sono stati segnalati casi di intossicazione da ecstasy correlabili al consumo di questo prodotto.
Gli altri due avvisi di sicurezza riguardavano la presenza di sostanze farmacologicamente attive e quindi vietate negli integratori e venduti su internet.
Modalità di segnalazione di non conformità da parte dei consumatori
Il meccanismo delle comunicazioni rapide, sempre più numerose negli ultimi anni, è uno
strumento essenziale per la valutazione di eventuali rischi e per la tutela del consumatore. Per fare una segnalazione o una lamentela su una non conformità di rilevanza sanitaria in prodotti alimentari il consumatore deve fare una comunicazione alla ASL di appartenenza o, in via alternativa, ai Carabinieri per la tutela della salute NAS, per le successive verifiche del caso.
Sul reperto consegnato dal consumatore le Autorità sanitarie potranno effettuare ulteriori accertamenti necessari per individuare la causa e/o poter concludere con ragionevole certezza se la non conformità rilevata sia o meno attribuibile al processo di produzione.
Le più ricorrenti segnalazioni pervenute negli anni dai consumatori riguardano:
- presenza di corpi estranei quali frammenti di vetro/metallo/legno;
- sostanze non autorizzate in integratori alimentari, con sostanze ad attività
farmacologica; - caratteristiche organolettiche alterate;
- allergeni non dichiarati in etichetta;
- parassiti o insetti;
- tossinfezioni da microrganismi patogeni o intossicazioni
Ovviamente, fare un elenco esaustivo di non conformità rilevabili attraverso le segnalazioni dei consumatori non è possibile, potendo verificarsi un ampio ventaglio di casistiche che possono includere: insorgenza di allergie alimentari, caratteristiche organolettiche alterate di un alimento (nella fase di produzione o distribuzione), insorgenza di tossinfezioni e intossicazioni alimentari che possono condurre anche a ospedalizzazioni, frodi alimentari ecc.
